"La mia rabbia e il mio orgoglio"

 

Rabbia.

Ho provato tanta rabbia per il desolante invito all'indifferenza e all'egoismo rivolto ai fiorentini.

Rabbia per gli insulti gridati contro chi ha accettato una sfida, senza dubbio rischiosa, ma proprio per questo coraggiosa.

Rabbia per vedere calpestati ideali che riescono ancora ad unire migliaia di persone quando  "il sistema" li vorrebbe ridurre ad utopie perché non producono ricchezze materiali.

La sera ho acceso la televisione e ho visto le immagini di Firenze, della mia Firenze, vestita di festa e di tranquillità.

In quel momento la rabbia si è trasformata in orgoglio.

Grazie Firenze per non aver seguito quel monito e non esserti "chiusa per lutto".

Grazie per aver accettato di ospitare la solidarietà, la pace e la libertà perché questi, a mio parere, sono sublimi manifestazioni dell'arte dell'uomo, così come il David di Michelangelo o Santa Maria del Fiore.

Spero con tutto il cuore, Signora Fallaci, che presto anche la sua rabbia si trasformi in orgoglio. Nell'orgoglio di essere, in questi giorni più che mai, fiorentina.

E per finire, un appello: rivolga ad altri il Suo potente grido di rabbia. In questo momento ci sono esponenti delle nostre Istituzioni che, a dispetto dei tanti problemi esistenti (quelli veri), per risolverne altri (quelli personali), danno vita proprio a quella violenza morale che Lei tanto bene riesce a descrivere. Quella violenza che "umilia la Legge, la ridicolizza, che servendosi della democrazia oltraggia la Democrazia, la dileggia. In misura sfacciata. Scandalosa".

Sono loro che meritano il nostro sdegno.  A quel grido mi associo anch'io. 

 

                                                                                                        Rita Solari

  

 

 

 

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